Tag: Serena Costa

La verità negli occhi di chi guarda. “Il sospetto”, regia di Thomas Vinterberg

Si insinua a causa di una frase mozzata, perché una testa si inclina in avanti e torna indietro con un movimento quasi impercettibile e tutto cambia. È solo un istante, è una fantasia che nel pensiero si somma a un fatto reale, a un’immagine catturata accidentalmente, mentre gli occhi distratti si muovono: così quell’immagine inciampa […]

Marracash, la sua nemesi e la mia. “IMPORTANTE” di Marracash

I sogni del primo mattino e i sogni del pomeriggio sono quelli più ingannevoli; così ha insegnato mia nonna a mia madre. Forse entrambe volevano evitarsi ed evitarmi di pensarci, di farmi influenzare e cedere a qualche superstizione. Io cedo inevitabilmente alle emozioni più pervasive, alle immagini che davanti ai miei occhi si ripetono, e […]

Lessico di una donna. “Lessico familiare” di Natalia Ginzburg

Mia madre ha le mani grandi. È seduta vicino a me, sul piccolo divano rosso, e poggia una sua grande mano sulla mia, tanto sottile che sembra possa disintegrarsi. Le sue mani per me sono la sineddoche dell’amore materno, abbasso lo sguardo sulle mie che, intimidite, si stringono in un abbraccio.  Mia madre ha le […]

Nel dolore cerca la felicità. Oppure no. “Dio non parla svedese”, spettacolo teatrale per la regia di Ludovico Budini

Scritto e interpretato da Diego Frisina In quale stato deve trovarsi il mio corpo, a quale velocità deve scorrere il mio sangue, quanto le mie mani devono tremare e la mia voce essere rauca e strozzata, il fiato tagliato dai denti, per raccontare l’atterraggio? O forse, deve avermi raggiunto l’assoluto sentimento del nulla, l’apatia, la […]

Jean-Luc allo specchio. “Il disprezzo”, regia di Jean-Luc Godard

Ho tinto le mie labbra di vino rosso con pennellate distratte, fra una parola sussurrata e una risata sguaiata, fin troppo sonora. Non indosso null’altro. Distesa sul tuo letto, poggio sul cuscino la testa piena di capelli spettinati dal vento di mare, lontano ma più vicino del solito: il suo odore è una visione del […]

Il tedio e la grazia provinciale. “Altri libertini” di Pier Vittorio Tondelli

Sono qui, senza volto, con la mia altezza smisurata e indifesa, le dita che fremono inquiete a imbrattare qualcosa. I muri, i fogli, l’anima mia, qualche corpo a un angolo di strada nella notte fredda o afosa, su un tappeto volante sul Mediterraneo sconosciuto. Chissà quanta roba ho bevuto e quanta ne ho sniffata.  Dai […]