Sorridi camminando sui crinali,la pioggia non ci tocca. Lo Stretto ha tracciato una rottache divide il tuo viso. E se misuro la distanzasulla mappa delle tue bracciami accorgo di qualcosa che non torna nella mia voglia ora di restarein quella tua adessodi partire.
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“Specchio” di Sylvia Plath
Sono d’argento e rigoroso. Non ho preconcetti.Quello che vedo lo ingoio all’istantecosì com’è, non velato da amore o da avversione.Non sono crudele, sono solo veritierol’occhio di un piccolo dio, quadrangolare.Passo molte ore a meditare sulla parete di fronte.È rosa e macchiettata. La guardo da tanto tempoche credo faccia parte del mio cuore. Ma c’è e […]
“Saltellano” di Giuseppe Ungaretti
Saltellano coi loro passettiniE mai non veglieranno castamente:Essi sono colombi. Né l’azzurro(Che da ori evade e minii,si posa su erbe, avviva,Orme come di chiocciola,Viola stana, protrae)S’incanti tutto solo,O strisci, brancoli, persista cupo,Può giungere a distorliDal mutuo folle loro dichiararsi.
“Ringrazio la sedia la scala la poltrona” di Patrizia Cavalli
Ringrazio la sedia la scala la poltronache mi accoglieva in improvvisa debolezzaquando improvvisa entrava nella stanzadel tuo corpo assoluto la certezza.
“Palermo” di Mario Clames
Su un dorato giaciglio riposa,vegliata da una sorella d’alga.Occhi incavati s’apronoa compagni, amici,amanti.Il morbo la corrode,l’amore la cura,succhiando la beltà.Rovo di rose per chioma.Da molti sedotta, abbandonata.Da tutti amata, corteggiata,il lume del riso, sfuggente come fumo.Soffre.Ma s’offre, innamorata,speranzosa.Il male indietreggia, chiazze di pelle d’un respiro,luce negli occhi.Non ha vinto.La bellezza chiama.
“Sull’altana” di Agostino Richelmy
Uscita sull’altanaVolgi il viso all’altezza portentosaDella notte celeste.E l’obliquo sfaceloDella tua sigarettaDi tra le dita di tua mano sfilaCon azzurrino fumo cenericcioLuccioletta schiacciataMentre si sfoca si ricongiunge al cielo.
“Poesia essenziale” di José Mateos
Guarda il cardellino.Non è nulla: paura e piume.E tuttavia, nascosto tra i rami,può far sì che canti un albero.
Tommaso Pennisi
Illustratore
“Violini d’autunno” di Paul Verlaine
I singhiozzi lunghidei violini d’autunnomi feriscono il cuorecon languore monotono. Ansimante e smorto,quando l’ora rintocca,io mi ricordodei giorni antichie piango; e me ne vadonel vento ostileche mi trascinadi qua e di làcome la foglia morta.
“La guerra che verrà” di Bertolt Brecht
La guerra che verrà non è la prima.Prima ci sono state altre guerre.Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti.Fra i vinti la povera gente faceva la fame.Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente.