Coglierò per tel’ultima rosa del giardino,la rosa bianca che fioriscenelle prime nebbie.Le avide api l’hanno visitatasino a ieri,ma è ancora così dolceche fa tremare.È un ritratto di te a trent’anni,un po’ smemorata, come tu sarai allora.
Categoria: Classici
“Separare congiungere” di Goliarda Sapienza
Separare congiungerespargere all’ariaracchiudere nel pugnotrattenerefra le labbra il saporedividerei secondi dai minutidiscernere nel caderedella seraquesta sera da ierida domani
“Notturno” di Cesare Pavese
La collina è notturna, nel cielo chiaro.Vi s’inquadra il tuo capo, che muove appenae accompagna quel cielo. Sei come una nubeintravista fra i rami. Ti ride negli occhila stranezza di un cielo che non è il tuo. La collina di terra e di foglie chiudecon la massa nera il tuo vivo guardare,la tua bocca ha […]
“Passerò per Piazza di Spagna” di Cesare Pavese
Sarà un cielo chiaro.S’apriranno le stradesul colle di pini e di pietra.Il tumulto delle stradenon muterà quell’aria ferma.I fiori spruzzatidi colori alle fontaneocchieggeranno come donnedivertite. Le scalele terrazze le rondinicanteranno nel sole.S’aprirà quella strada,le pietre canteranno,il cuore batterà sussultandocome l’acqua nelle fontane –sarà questa la voceche salirà le tue scale.Le finestre saprannol’odore della pietra e […]
“Febbraio” di Vincenzo Cardarelli
Febbraio è sbarazzino.Non ha i riposi del grande inverno,ha le punzecchiature,i dispettidi primavera che nasce.Dalla bora di febbraiorequie non aspettare.Questo mese è un ragazzofastidioso, irritanteche mette a soqquadro la casa, rimuove il sangue, annuncia il follemarzoperiglioso e mutante.
“La mano” di Wisława Szymborska
Ventisette ossa,trentacinque muscoli,circa duemila cellule nervosein ogni polpastrello delle nostre cinque dita.È più che sufficiente per scrivere Mein Kampfo Winnie the Pooh.
“Natale” di Giuseppe Ungaretti
Non ho vogliadi tuffarmiin un gomitolodi strade Ho tantastanchezzasulle spalle Lasciatemi cosìcome unacosaposatain unangoloe dimenticata Quinon si sentealtroche il caldo buono Stocon le quattrocaprioledi fumodel focolare
“I falchi” di Eugenio Montale
I falchisempre troppo lontani dal tuo sguardoraramente li hai visti davvicino.Uno a Étretat che sorvegliava i goffivoli dei suoi bambini.Due altri in Grecia, sulla via di Delfi,una zuffa di piume soffici, due becchi giovaniarditi e inoffensivi. Ti piaceva la vita fatta a pezzi,quella che rompe dal suo insopportabileordito.
“Casida della rosa” di Federico García Lorca
La rosanon cercava l’aurora:quasi eterna sul ramocercava altra cosa. La rosanon cercava né scienza né ombra:confine di carne e sognocercava altra cosa. La rosanon cercava la rosa.Immobile nel cielocercava altra cosa.
“Sera di Varsilia” di Alfonso Gatto
Come il mare deserto stacca il molonel cielo puro del tramonto, soloresta sul tetto di lamiera un fiocoriverbero del giorno. A poco a pocoappassisce nell’aria anche il clamoremonotono d’un grido e nell’odorelargo del vento e della sera stagnala pineta già d’ombra, la campagnadeserta nei suoi pascoli, nel rarolume dell’acque. Ora il silenzio è chiaro.E la […]