22 Settembre 2021

Quando un libro diventa un amico con cui discutere. “Sapiens, da animali a dei” di Yuval Noah Harari

di Andrea Ciufo

Leggere non è necessariamente un’attività individuale, o almeno oggi possiamo con più facilità decidere che non sia sempre così.

Ho letto Sapiens in parallelo con un mio caro amico, Roberto: ogni volta che uno dei due terminava un capitolo o aveva qualche riflessione particolare da condividere ci facevamo delle note audio via whatsapp.

Questa tecnica non solo si è dimostrata un esercizio che ha permesso a entrambi  di consolidare gli argomenti trattati dall’autore, ma anche di scoprire punti di vista differenti e comuni su determinate questioni.

Y. N. Harari

Quanto al libro, si tratta di un breve saggio sulla storia dell’umanità. L’opera inizia dalle origini della vita, circa tredici miliardi e mezzo di anni fa, partendo dal big bang e giungendo fino ai più recenti sviluppi dell’intelligenza artificiale.

La lettura è scorrevole e le vicende storiche descritte sono accessibili anche ai non accademici. I punti di maggior interesse sono stati quelli relativi alle grandi innovazioni. Giusto per citarne alcune: la scoperta del fuoco, la scrittura, la stampa ed internet.

Sono state proprio queste scoperte che hanno permesso il progresso e la proliferazione della specie.

Interessante, anche se lacunoso e non sempre condivisibile, è il punto di vista dell’autore su alcune tematiche di cui oggi molto si discute, come gli allevamenti intensivi (di mammiferi e non) o una nostalgia rousseauiana del mito del buon selvaggio.

Harari, anche se tenta di restare imparziale, ha una posizione molto negativa nei confronti del progresso umano rispetto ai lati positivi che evidenzia. Una visione del progresso e della società che sono assimilate a due elementi corruttori della purezza dell’uomo che non a due pilastri della sua evoluzione.Ovviamente, il libro espone anche delle riflessioni che condivido pienamente: «una delle poche ferree leggi della storia è che i lussi tendono a diventare necessità e produrre nuovi obblighi», dice ad esempio Harari. Fermo restando che l’uomo è sempre responsabile delle sue scelte e delle sue decisioni.

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Il nostro giudizio

Andrea Ciufo

Nasce a Roma nel 1989 e studia Ingegneria Civile presso l’Universita’ di Roma Tre. Attualmente lavora come Data Scientist a Londra, dove si occupa di Marketing Mix Optimization in Collidascope, una società di consulenza focalizzata nel settore FMCG.

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