15 Marzo 2024

Poeti a Librino: “Il sogno di sognare”, un progetto di Antonio Presti

di Elisabetta Siotto

Nelle giornate del 18, 19 e 20 marzo, a Catania, in particolare nel quartiere di Librino, alcuni poeti del panorama contemporaneo siciliano, scelti tra grandi voci ed emergenti, incontreranno i cittadini e le cittadine di oggi e domani sul tema del sogno

Il progetto Il sogno di sognare, fondato dal mecenate Antonio Presti (Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’arte) nasce da una visione precisa: «Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni, non c’è futuro senza sogno del futuro», e si sviluppa con l’intento di «educare al pensiero, alla fantasia, al distaccamento dalla realtà, […] trasformando fantasia, creatività e immaginazione in desideri e aspirazioni».

Abbiamo parlato de Il sogno di sognare col suo ideatore in una chiacchierata telefonica, per provare a scoprire le ragioni profonde di questo evento, che, come sottolinea Presti, individua nella forza della parola poetica un valore maieutico e spirituale. Il lirismo diviene infatti una cura alla grande malattia della nostra società, che ha radici nel modo in cui l’ego si rapporta col mondo, attraverso una pura proiezione di immagine sui social media e un sistema di asettici like: un gioco di apparenze, privo di profondità.

«Non c’è nutrimento» dice Presti. «Prima della conoscenza, la vera emergenza è quella di curare lo spirito» e in questo senso la poesia viene considerata una carezza metafisica che mira a guarire le atrofizzazioni dell’anima. I poeti, dunque, diventano taumaturghi, profeti e testimoni del concetto stesso di sogno e utopia, capaci, con la forza della parola, di suscitare ancora stupore, meraviglia e abbandono, di guidare l’io verso un distacco da un hic et nunc svilente, superficiale, incapace di colpire la sostanza emotiva del sentirsi umani.

Archivio fotografico Fondazione Antonio Presti

Davanti a questi presupposti, e nel contesto di una società abbrutita, la poesia diviene anche resistenza attiva, azione aggressiva, «terroristica» contro un sistema ottuso che isola il soggetto, lo abbandona alla sua solitudine. Diviene ribellione politica, occasione di offrire uno spazio altro alla comunità e risuona della possibilità di esprimere l’io e il noi in una commistione di arti e idee attorno al tema portante del sogno. Allo stesso tempo, la parola poetica fuoriesce dallo spazio ristretto e angusto dei circoli elitari, torna alla gente e per la gente in un «processo di semina che viene dal basso», punto di partenza essenziale per un risveglio delle coscienze.

Antonio Presti. Archivio fotografico Fondazione Antonio Presti

Il viaggio inizia a Librino, con l’incontro dei poeti con i ragazzi e le ragazze degli istituti Brancati, Dusmet, Campanella-Sturzo, Rita Atria, Musco, Pestalozzi e San Giorgio, ma non si limita al quartiere satellite, mirando al cuore della città. Ci saranno infatti altri due incontri in due licei del centro di Catania, nello specifico allo Spedalieri e al Boggiolera. Proprio nelle scuole il progetto diviene azione pura. I ragazzi e le ragazze  «attorno al tema del sogno, sperimenteranno l’uso della parola come strumento di libertà, leggeranno in classe, ascolteranno nei reading, creeranno i loro versi, vivranno l’esperienza del testo poetico non come oggetto di studio, ma come gioia e creatività», come sottolinea Mauro Mangano, dirigente scolastico dell’I.O.S. Musco.

Maria Attanasio
Gianmario Villalta

Per il grande pubblico invece, l’appuntamento si sposta in due librerie del centro: il 18 marzo, alle 17:30, nella libreria Mondadori Piazza Roma, Erica Donzella presenterà Maria Attanasio e Gianmario Villalta; il 19 marzo, sempre alle 17:30, nella libreria Feltrinelli (Via Etnea 283), Martina Àsero coordinerà l’incontro e la lettura dei versi di Davide Rondoni e Cettina Caliò.

Davide Rondoni
Cettina Caliò

Alla fine  di queste serate, il sogno farà ritorno a Librino, dove gli istituti Musco e Brancati ospiteranno le cene sociali, occasione per poeti, studenti e famiglie di incontrarsi e scambiarsi idee in un cenacolo fatto di cibo per il corpo e per la mente. 

«Questo evento è prima di tutto una festa. Una festa di Librino, a Librino, per Librino. La poesia vi partecipa come invitata, e il suo regalo è una visione del sogno e del sognare che si “fa” con le parole. Il fare della poesia è un’azione concreta e sociale: scegliere le parole giuste, come sanno fare i poeti, vuol dire porre le basi per il cambiamento, costruire uno spazio comune senza centri e periferie dove nessuno è escluso», conclude Pietro Russo, poeta e coordinatore artistico del progetto.

Pietro Russo

In conclusione, questo per Antonio Presti non è che l’inizio di un’idea più ampia, un punto di partenza con cui iniziare a spargere il seme del sogno. Il progetto, infatti, come ci ha raccontato il mecenate, potrebbe andare avanti per circa un anno, col fine di riportare i cuori a interfacciarsi attraverso l’arte, e con la missione di ritrovare il senso della bellezza e del trascendentale, nella speranza di un futuro lontano dalla finzione e dall’artificio.

Archivio fotografico Fondazione Antonio Presti

Di seguito vi lasciamo il programma di questa tre giorni di eventi:

Lunedì 18 Marzo
ore 9:30 — I.C. Brancati (D. Rondoni)
ore 9:30 — I.O.S. Musco (M. Attanasio)
ore 9:30 — I.O. Pestalozzi (G. Villalta)
ore 11:30 — Liceo Boggio Lera (Attanasio, Villalta, Rondoni)
ore 17:30 — Libreria Mondadori (Attanasio, Villalta)
ore 19:30 — I.C. Brancati – Cena Sociale e Reading di poesia 
Martedì 19 Marzo
ore 9:30 — I.C. Campanella Sturzo (G. Villalta)
ore 9:30 — I.C. Fontanarossa (Rondoni, Guerrera)
ore 9:30 — I.O.S. Musco (C. Caliò)
ore 9:30 — I.C. Sangiorgio (M. Attanasio)
ore 11:30 — Liceo Spedalieri (Attanasio, Rondoni)
ore 17:30 — Libreria Feltrinelli (Rondoni, Caliò)
ore 18:30 — I.O.S. Musco Cena Sociale e Reading di poesia
Mercoledì 20 Marzo
ore 10:30 — I.C. Dusmet (C. Caliò)

© Riproduzione riservata.

Elisabetta Siotto

Nata il 25 dicembre 1995, è cresciuta a Nuoro, nel cuore della Barbagia. Dopo aver frequentato il liceo classico Giorgio Asproni e dopo aver maturato una piccola esperienza giornalistica con la testata online Globalist, è partita per il Sud alla scoperta della Sicilia.

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