3 Luglio 2023

Cercare Lei. “Ragazza senza prefazione” di Luca Tosi

di Adele Licciardi

Ragazza senza prefazione è il libro d’esordio di Luca Tosi, selezionato nella cinquina finalista del Premio POP 2023. Il romanzo rientra tra i libri sperimentali di Terrarossa Edizioni, ovvero nella «collana dedicata agli scrittori in grado di coniugare solidità narrativa e originalità stilistica».

Il protagonista, Marcello Travagliani, ha 27 anni e vive a Santarcangelo di Romagna. Laureato in Economia e commercio, dopo aver lavorato per due anni in uno zuccherificio, decide di trasferirsi a Padova per un master in Business e management. 

Il ragazzo che conosciamo all’inizio della narrazione è un Marcello che si ritrova a vivere nuovamente a casa dei suoi genitori dopo la parentesi padovana, mentre continua a pensare a una ragazza di cui è innamorato da sempre, Lei. Questa entità femminile di cui non conosceremo mai il nome ci viene presentata sin da subito come un pensiero fisso: «Sono un uomo anch’io. Però non ho costruito niente fino adesso. Non fatico, ma mi sento stanchissimo lo stesso. È che penso a Lei di continuo, e a non sfogarla, ’sta ossessione, mi affatica, e va a finire che mi marcirà dentro, e io insieme».

Il Marcello del presente vive il contesto familiare e cammina tra le strade di Santarcangelo commentando la vita della gente che ci abita, ma attraverso il Marcello del passato scopriamo pian piano come il primo incontro con Lei lo abbia “cotto a puntino” sin da subito e cosa è accaduto, nel frattempo, tra i due. All’inizio sappiamo solo che qualcosa non è andato nel verso giusto, dal momento che lui stesso ci dirà, prima di rivelarci il resto, che «bisognerebbe, almeno, prima di scriverle, aver capito cos’è andato storto».

Il protagonista è un giovane uomo che si ritrova a rincorrere i due pilastri della società: il lavoro e l’amore. Marcello, così, si barcamena tra i continui moniti della famiglia, che vorrebbe vederlo maggiormente impegnato nella ricerca di un’occupazione, e il pensiero ossessivo di Lei, così sfuggente e incomprensibile. Una ragazza senza prefazione, appunto.

Il romanzo non racconta una storia d’amore tradizionale, ma la storia di chi cerca il proprio posto nel mondo e, insieme a esso, l’amore, sperando di trovare così entrambi. Ma è pure la storia di chi tenta una via non convenzionale, di chi non si accontenta di un lavoro qualsiasi solo per il piacere di sentirsi socialmente “giusto”. La storia di Marcello è una storia come tante, una storia come troppe ne conosciamo, una storia comune a chi si affaccia alla soglia dei trent’anni oggi.

Lei senza di lei era il primo titolo pensato dall’autore e, difatti, il protagonista ci racconta una storia dove al centro c’è Lei, ma si tratta di una donna che vive solo nella sua testa, nella sua immaginazione, dal momento che il coraggio per andare fino in fondo rimane inespresso. Nonostante il titolo rimandi a questa ragazza senza nome, nel racconto c’è soprattutto Marcello e il suo mondo esistenziale che non ha ancora trovato un equilibrio, neppure momentaneo: a volte pensiamo che siano gli altri a doverci aggiustare, ma spesso, invece, se non ci aggiustiamo da soli gli altri possono fare ben poco. Soprattutto se non ci si trova sulla stessa lunghezza d’onda. 

Quante volte, mattone dopo mattone, mettiamo su un piano strepitoso che va in fumo perché ci sono quelle variabili che non avevamo considerato, come ad esempio il sentire degli altri? Marcello ascolta il proprio cuore battere fin troppo forte quando è in sua compagnia, ma non sente battere il cuore di Lei allo stesso modo. Così forse, in questa storia che non racconta molto, che lascia in sospeso, che avrebbe potuto dire di più ma alla fine non lo fa, o meglio, lo fa tra le righe, lasciando che sia il lettore a immaginare il resto, il senso ultimo è che prima di ancorarci agli altri dovremmo trovare un centro gravitazionale dentro noi stessi.

La narrazione segue il punto di vista di Marcello attraverso un linguaggio che imita l’inflessione dialettale romagnola. Uno stile più realistico e diretto che, senza dubbio, regala la concretezza di immagini e situazioni, descritte senza troppi giri di parole.

Senza troppi giri di parole, inoltre, è ciò che sembra raccontare questa trama: uno spaccato concreto e reale dei problemi che i giovani di oggi affrontano ogni giorno, dall’impossibilità di trovare il proprio posto nel mondo alla costruzione di rapporti veri e solidi. Per concludere, possiamo sicuramente dire che Ragazza senza prefazione è un romanzo che ha la capacità di lasciarci in sospeso sollevando domande più che dando risposte, ma che ha anche la capacità di farci riflettere su ciò che stiamo vivendo, sulla nostra società e sul nostro avvenire, sul destino di tanti uomini e tante donne che non riescono a trovare il proprio equilibrio, il proprio posto, la propria Lei.

© Riproduzione riservata.

Il nostro giudizio

Adele Licciardi

Nata a Ragusa il 26 maggio 1991, ha frequentato il liceo classico Secusio Bonaventura di Caltagirone. Dopo il diploma continua gli studi umanistici iscrivendosi alla triennale in Lettere moderne presso l’università di Catania e conclude il suo percorso universitario con la laurea magistrale in Filologia moderna nel 2022.

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