Quando Tristran promette alla bella e vanitosa Victoria di portarle la stella che insieme avevano visto solcare il cielo e cadere all’orizzonte, certo non immagina che attraversando il muro che dà il nome alla cittadina di Wall si sarebbe ritrovato ad avere a che fare con cose che avrebbero superato la sua immaginazione.
Faerie è un angolo di Terra in cui la magia resiste, si conserva e nutre gli abitanti che lì vi abitano, creature fiabesche e leggendarie, ma anche assolutamente imprevedibili: il ragazzo si scontrerà con ogni tipo di creature magiche, dalle equivoche “voci pelose”, a coraggiosi unicorni bianchi, da cinici principi impegnati in una lotta all’ultimo sangue per ottenere il trono, a gentili pirati che navigano il cielo e streghe malvagie alla ricerca della bellezza eterna.
Un viaggio, quello di Tristran, che lo porterà alla scoperta di sè stesso, delle sue origini come del suo futuro, e che lo traghetterà in quel magico e meraviglioso passaggio dall’adolescenza all’età adulta, fino a giungere alla sua vera meta, a ciò che aveva cercato fin dall’inizio senza saperlo: l’amore. L’amore vero, quello che è salvezza nel momento in cui diventa dono di sé.
Per mezzo di questi personaggi fantastici e realistici insieme, che potrebbero sembrare stereotipi tipici delle fiabe, dotati di straordinaria profondità, pur nella loro leggerezza e ineffabilità, il lettore, adulto o bambino che sia, vive anch’egli un viaggio: un viaggio dentro le pagine fatate del romanzo, sì, ma soprattutto un viaggio dentro sè stesso, dentro la propria immaginazione e i propri sogni, per ritrovarvi – o trovarvi – il senso unico e primordiale del nostro essere al mondo.
Con la sua grande abilità stilistica, Neil Gaiman conduce il lettore per mano attraverso questo suo mondo fiabesco, ricco di avventure e di colpi di scena, per mezzo di una trama forse stereotipata ma non banale né scontata, per mostrare cosa significhi credere nei propri sogni, cosa significhi crescere e affrontare le difficoltà della vita, cosa significhi, alla resa dei conti, amare veramente. Anche noi possiamo attraversare quel muro, dopotutto. Basta solo sedersi, aprire gli occhi dell’immaginazione, sfogliare le pagine, e lasciarsi trasportare.
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Il nostro giudizio
Giada Di Pino
Ha lavorato presso la Leonida Edizioni, ha frequentato il Master in Editoria della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e ha svolto uno stage presso Il Saggiatore. Oggi lavora come editor freelance e come insegnante.
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