1 Dicembre 2021

Sulla neve di Stoccolma. “Lasciami entrare” di John Ajvide Lindqvist

di Antonio Messina

Pubblicato nel 2004, Lasciami entrare è forse uno dei romanzi svedesi più importanti dei nostri tempi e merita la nostra attenzione, anche se in ritardo di qualche anno.

La storia ha luogo nei primi anni ’80 in un paesino in provincia di Stoccolma, Blackberg. Oskar vive con la madre ed è un ragazzino come tutti gli altri, se non fosse per il suo inusuale interesse per le notizie di cronaca nera e il suo essere continuamente bullizzato dai compagni di classe

La sua vita subisce un radicale cambiamento all’arrivo di una misteriosa ragazzina di nome Eli. 

I due, piano piano, cominceranno a stringere un’amicizia sempre più stretta e forte, nonostante in Eli ci siano delle cose che non quadrano: la sua pelle è bianca, cammina a piedi nudi sulla neve, non sembra soffrire il freddo, sparisce per giorni e mostra continua meraviglia anche per le cose più banali. 

Ma Eli, soprattutto, è una ragazzina che sembra nascondere un mistero impenetrabile, alimentato dalla presenza di un padre – o quello che Oskar crede lo sia – altrettanto ambiguo e misterioso. 

Il tempo passa inesorabilmente, Oskar continua a subire le angherie dei compagni, ma la compagnia di Eli lo conforta e il loro legame lentamente si rafforza, mentre di sottofondo le vite degli altri protagonisti sono sconvolti da un’improvvisa catena di omicidi: c’è un serial killer, da qualche parte, che uccide brutalmente degli innocenti. 

Nessuno sa chi sia, le testimonianze parlano ora di un uomo, ora di un bambino e la polizia brancola nel buio, finché il killer non viene colto sul fatto.

Eli svela così il proprio segreto a Oskar, un segreto racchiuso nel titolo stesso del libro.

Lasciami entrare rientra in pieno nel genere thriller, con una buona dose di paranormale che, però, non si prende più spazio del necessario, se non nei momenti in cui diventa inevitabile. 

Eli e Oskar non sono due adolescenti che vanno a scuola, si conoscono e si innamorano, come tutti gli altri; portano, invece, sulle spalle il peso di una vita complicata, in un contesto sociale duro e rigido tanto quanto l’inverno di Stoccolma. 

Infatti, se da un lato abbiamo un ragazzino di dodici anni con una famiglia a pezzi, bullizzato e depresso, dall’altro c’è una bambina condannata a vivere da esule, impossibilitata a instaurare rapporti duraturi. 

Personaggi devastati dalle intemperie della vita che si ritrovano a dover fare i conti con un serial killer che sta per sfaldare del tutto le loro vite.

L’autore non si risparmia e ci descrive tutto ciò che è possibile descrivere in una storia del genere: il sesso, la violenza, il sangue, i traumi infantili, il fuoco, la droga, la prostituzione, l’indifferenza… E più egli descrive, più la lettura diventa avvincente e al contempo insostenibile. 

La parte finale, specialmente, dove si concentrano di più gli elementi paranormali, è un tripudio di mostruosità che mette totalmente a nudo la natura della razza umana. Non è, infatti, l’elemento soprannaturale il pericolo maggiore in questa storia, ma l’essere umano stesso, con le sue pulsioni e le sue ossessioni che lo portano a compiere gesti efferati, per amore o per un semplice desiderio di rivalsa sui più deboli. 

Metafora perfetta, dunque, di una società quanto mai razzista e politicamente schierata contro l’estraneo, Lasciami entrare è un libro che va letto almeno una volta nella vita per il modo in cui riesce a mescolare in maniera credibile la realtà di una società sempre più alla deriva e l’horror.Tra il 2008 e il 2010 il libro subisce due adattamenti cinematografici. Il primo, diretto da Tomas Alfredson, si aggiudica il premio Best Narrative Feature al Tribeca Film Festival. Siamo sicuri che questo sia stato possibile non solo grazie al fatto che la sceneggiatura è stata scritta dallo stesso autore del libro, ma anche perché il regista riesce nel suo intento di rimanere quanto più fedele all’opera originale.

© Riproduzione riservata.

Il nostro giudizio

Antonio Messina

È nato a Catania il 2 gennaio del 1993. Ha frequentato il Liceo Scientifico “Leonardo” di Giarre. Dopo il diploma segue due anni di Lingue e Culture Europee e Orientali a Catania, ma lascia per dedicarsi completamente alla stesura del suo primo romanzo, Le Ere dell’Eden – Genesi, una rilettura in chiave sci-fi delle origini di Dio, pubblicato, poi, nel 2015 per la casa editrice Carthago.

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