Sublimiamoci, amore. Come il fioreche nel prato non muore se il profumosi serba nel cristallo dell’essenza.Superiamo le prove, i nostri ardori:non s’infiamma l’istinto senza il fuoco,senza l’effluvio del segreto aroma.
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“Fanciulla snella e bruna” di Pablo Neruda
Fanciulla snella e bruna, il sole che crea la fruttaquello che incurva le alghe e fa granire i grani,creò il tuo corpo gaio, i tuoi occhi di lucee la tua bocca che sorride col sorriso dell’acqua. Un sole nero e ansioso ti avvolge a ogni filodei tuoi capelli neri, quando stiri le braccia.Tu giochi con […]
“Godimento” di Giuseppe Ungaretti
Mi sento la febbredi questapiena di luce Accolgo questagiornata comeil frutto che si addolcisce Avròstanotteun rimorso come unlatratoperso neldeserto 18 Febbraio 1917
“Nel bel mese di maggio” di Heinrich Heine
Nel meraviglioso mese di maggio,quando si schiudono le gemme,fu allora che nel mio cuore,è sbocciato l’amore.Nel meraviglioso mese di maggio,quando gli uccelli cantano,allora le ho confessatole mie brame, i miei desideri.
“Aspetta la tua impronta” di Maria Luisa Spaziani
L’indifferenza è inferno senza fiamma.Ricordalo scegliendoFra mille tinte il tuo fatale grigio.Se il mondo è senza sensoTua è la vera colpa.Aspetta la tua improntaQuesta palla di cera.
“La belle dame sans merci” di Eugenio Montale
Certo i gabbiani cantonali hanno atteso invanole briciole di pane che io gettavosul tuo balcone perché tu sentissianche chiusa nel sonno le loro strida. Oggi manchiamo all’appuntamento tutti e duee il nostro breakfast gela tra catasteper me di libri inutili e per te di reliquieche non so: calendari, astucci, fiale e creme. Stupefacente il tuo […]
“Lidia” di Lucio Cannavò
Nel giardino dei tuoi avi giocaviseduta nei secoli,Lidia, sorriso di bimba.Il volto bruno,gli occhi castagnafiore di pruno e melo. Alta come spiga,nel giardino dei tuoi avi,sei pane da mordere.Nessuna malafarina ti avrà.Siede in te l’orizzonte e riposa.
“Bon dodo” di Milo De Angelis
Bon dodo, bon dodo, bon dodo, ti dicevanoalle nove di sera ma non potevidormire e troppo forte risuonavano le campanenel cimitero della tua stanza e tu hai imparato subitoche i morti non restano fermi, entrano nel sonnodi ogni bambino oh quanta terra sparsa sul cuscinoquanti baci di puro spavento, quanta nevesulle lenzuola, quante voltesi accartoccia […]
“Alla stazione” di Lucio Cannavò
Lì dove riposano i treni,alla fermata della stazione N.ultimo termine al confine del mondo,nella città N.Al binario interrottoreciso come strada senza uscita,alla meta del vento di tramontana.Ettore, un clochard, riposadove riposano i treni.
“Troppo impegnati a capire” di Raffaele Auteri
Troppo impegnati a capirecome poterci seppellirecon il nostro amoreper accorgercidi aver scavato una fossagrande abbastanzada non contenere entrambi