Sul colle una sta,
sola,
dinanzi a questo, nodo silente del mondo.
Vento scende verde d’argento.
Ode respiro d’assenti acque.
Cantici cari dissennati ascolta,
di sorrisi sorgivi, di baci ariosi,
volatili delizie,
e le tiene, quasi creature in grappolo,
sola ne lo svariar de le luci,
fra le braccia o tra l’ali,
rondine e sorella,
che nulla si sperda di nessuna primavera.
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