Sono d’argento e rigoroso. Non ho preconcetti.Quello che vedo lo ingoio all’istantecosì com’è, non velato da amore o da avversione.Non sono crudele, sono solo veritierol’occhio di un piccolo dio, quadrangolare.Passo molte ore a meditare sulla parete di fronte.È rosa e macchiettata. La guardo da tanto tempoche credo faccia parte del mio cuore. Ma c’è e […]
Categoria: Classici
“Saltellano” di Giuseppe Ungaretti
Saltellano coi loro passettiniE mai non veglieranno castamente:Essi sono colombi. Né l’azzurro(Che da ori evade e minii,si posa su erbe, avviva,Orme come di chiocciola,Viola stana, protrae)S’incanti tutto solo,O strisci, brancoli, persista cupo,Può giungere a distorliDal mutuo folle loro dichiararsi.
“Ringrazio la sedia la scala la poltrona” di Patrizia Cavalli
Ringrazio la sedia la scala la poltronache mi accoglieva in improvvisa debolezzaquando improvvisa entrava nella stanzadel tuo corpo assoluto la certezza.
“Sull’altana” di Agostino Richelmy
Uscita sull’altanaVolgi il viso all’altezza portentosaDella notte celeste.E l’obliquo sfaceloDella tua sigarettaDi tra le dita di tua mano sfilaCon azzurrino fumo cenericcioLuccioletta schiacciataMentre si sfoca si ricongiunge al cielo.
“Poesia essenziale” di José Mateos
Guarda il cardellino.Non è nulla: paura e piume.E tuttavia, nascosto tra i rami,può far sì che canti un albero.
“La guerra che verrà” di Bertolt Brecht
La guerra che verrà non è la prima.Prima ci sono state altre guerre.Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti.Fra i vinti la povera gente faceva la fame.Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente.
“Nel mio andarmene” di Masaoka Shiki
Nel mio andarmene,nel tuo restaredue autunni.
“Cuore strano” di Remo Mannoni
Il mio cuore è un’ antica pergamenadimenticata, logora, ingiallita,rosa da assiduo tarlo e raggrinzitacome la pelle d’una vecchia jena. Ha miniature d’angeli e di donnedi demoni e di mostri, strani emblemi,misteriose cabale, poemie templi dalle fulgide colonne. E d’altre vaghe immagini è istoriata,però lo scritto vi si legge appena.Marcirà prima d’esser decifrataquesta lacera, vecchia pergamena.
“Tu sei come una terra” di Cesare Pavese
Tu sei come una terrache nessuno ha mai detto.Tu non attendi nullase non la parolache sgorgherà dal fondocome un frutto tra i rami.C’è un vento che ti giunge.Cose secche e rimortet’ingombrano e vanno nel vento.Membra e parole antiche.Tu tremi nell’estate.
“Da un eterno esilio” di Andrea Zanzotto
Da un eterno esilioeternamente ritornoe coi giorni mi volgo e mi confondo,vado, da me sempre più lontano,divelto per erbe prati e tempid’ottobree silenzi confidati agli orecchida stelle e monti.