5 Aprile 2023

Nella Tokyo dei tuoi sogni. “Passeggiate a Tokyo” di Florent Chavouet

di Giada Di Pino

«Le città, come i sogni, sono costruite di desideri e paure», scriveva Italo Calvino in uno dei suoi più famosi romanzi, Le città invisibili

Tokyo si potrebbe definire una “città invisibile” in senso calviniano, una città in cui «tutto l’immaginabile può essere sognato», una di quelle che «continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri». 

Tokyo, come New York o come Parigi, come Roma o come San Pietroburgo, è una di quelle città che si piega e si trasforma davanti  agli occhi del viaggiatore, di chi la osserva, assumendo le fattezze dei suoi sogni. Poco importa che il viaggiatore in questione l’abbia visitata davvero oppure no, poiché, se nel secondo caso sono i sogni a dare vita alla città, nel primo sarà essa a mutare per conformarsi ai sogni.

Florent Chavouet è un illustratore ormai di fama mondiale, un fumettista di origine francese che ha dato vita a piccoli capolavori, come Manabē Shima, L’île Louvre e, soprattutto, Passeggiate a Tokyo,  pubblicato in Italia nel 2022 nella collana Stile libero di Einaudi. In quest’ultima opera Chavouet racconta (e illustra) il suo primo soggiorno a Tokyo, avvenuto all’età di 26 anni, durato all’incirca sei mesi, durante i quali il giovane illustratore, mentre la fidanzata Claire lavorava come stagista, trascorreva le giornate andando a zonzo con una bicicletta trovata per caso vicino a un cassonetto e… disegnando

Seduto su panchine in parchi deserti, su muretti di periferia o in chiassosi bar strapieni di gente, Florent, armato di poche matite e di pastelli colorati, ritrae nel suo taccuino tutto ciò che vede e annota con attenzione tutte le piccole avventure di quei pochi mesi trascorsi in una città tanto visionaria quanto piena di contraddizioni.

Ci ritroviamo quindi a seguire l’autore/illustratore nel suo viaggio, dalle prime case in affitto piene di insetti, alle passeggiate nei parchi, dagli incontri con i personaggi più bizzarri, alle colazioni al bar, dalle visite ai mercatini, al fermo nella centrale di polizia. Volti, luoghi, oggetti, cartelloni pubblicitari, piccole scene di vita quotidiana, monumenti ed edifici, riviste, strade, cibi tipici e non, tutto viene rappresentato, disegnato, mostrato al lettore attraverso gli occhi pieni di meraviglia di Florent.

Passeggiate a Tokyo è una cartina. Letteralmente: una mappa, anch’essa tratteggiata dalle mani dell’autore, mostra l’intera città. Ogni capitolo è poi dedicato all’esplorazione di un preciso quartiere, anch’esso introdotto da una mappa corredata dalle note di Florent, che ci aiutano a districarci tra le sue piccole avventure quotidiane. Tuttavia, proprio perché a essere ritratti dalle matite del disegnatore non sono solo i luoghi fisici, ma tutto ciò su cui i suoi occhi inciampano e si soffermano, questa graphic novel pullula di vita. Ed è essa stessa viva.

La Tokyo che vediamo attraverso lo sguardo di Florent è una città piena di colori e di spazzatura, nelle cui strade passeggiano insieme uomini d’affari e vagabondi, giovani alla moda occidentale e vecchiette col kimono. Una Tokyo in cui si affiancano edifici ultramoderni e catapecchie pericolanti, ristoranti di lusso e chioschetti di ambulanti, in cui puoi bere una coca cola e mangiare ramen e takoyaki contemporaneamente, passeggiare in enormi parchi inaspettatamente rigogliosi e persino andare in una spiaggia artificiale, passando per una periferia grigia e sporca. 

Una Tokyo in cui puoi facilmente incontrare ubriachi di sakè al mattino e uomini vestiti da orsacchiotti, musicisti di strada e politici o gente di spettacolo. Una Tokyo che non ti saresti mai aspettato di vedere, ma forse solo di sognare

La Tokyo vista attraverso gli occhi di Florent Chavouet.

Ci sono luoghi, città, paesi che nascono, si edificano e si nutrono più di immaginario che di realtà. Luoghi a cui siamo noi stessi a dare forma, perché una vera forma, una vera natura, non ce l’hanno. Oppure, forse, ne hanno troppa.

© Riproduzione riservata.

Il nostro giudizio

Giada Di Pino

Ha lavorato presso la Leonida Edizioni, ha frequentato il Master in Editoria della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e ha svolto uno stage presso Il Saggiatore. Oggi lavora come editor freelance e come insegnante. 

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