I tuoi acini d’oro,i limoni perdutinel grembo di altre donneche ti hanno solo sognato.Capita anche a me, Maestro,di aver fatto l’amorecon quelliche non ho mai conosciuto.
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“Nella buia pineta” di James Joyce
Nella buia pinetavorrei con te giacere,nella frescura dell’ombra densaa mezzogiorno.Là com’è dolce distendersi,soave baciarsi,nella vasta pinetasotto le navate.Più dolce scenderebbeil tuo bacionel soffice tumultodei capelli.Oh, vieni con me,oraa mezzogiorno,verso la buia pineta,vieni,dolce amore.
“Ha una sua solitudine lo spazio” di Emily Dickinson
Ha una sua solitudine lo spazio,solitudine il maree solitudine la morte – eppuretutte queste son follain confronto a quel punto più profondo,segretezza polare,che è un’anima al cospetto di se stessa:infinità finita.
“La foglia” di Umberto Saba
Io sono come quella foglia, guarda,sul nudo ramo, che un prodigio ancoratiene attaccata. Negami dunque. Non ne sia rattristatala bella età che a un’ansia ti colora,e per me a slanci infantili s’attarda. Dimmi tu addio, se a me dirlo non riesce.Morire è nulla; perderti è difficile.
“Lamento funebre” di Percy Bysshe Shelley
Aspro vento che gemi un doloretroppo triste per essere cantato;vento selvaggio dalle cupe nuvoleche tutta la notte risuonano a morto;triste bufera di lacrime inutili,nude foreste dai rami protesi,grotte profonde e mare pauroso, –per tutto il male del mondo, piangete!
“Il più bello dei mari” di Nazim Hikmet
Il più bello dei mariè quello che non navigammo.Il più bello dei nostri figlinon è ancora cresciuto.I più belli dei nostri giorninon li abbiamo ancora vissuti.E quelloche vorrei dirti di più bellonon te l’ho ancora detto.
“Un giorno spento ma non freddo” di Fernando Pessoa
Un giorno spento ma non freddo…Un giorno comese non avesse voglia d’esser giorno,e solo per impegno preso,per uno stupido sensodel dovere, ma con ironia,desse luce a se stesso: insomma,un giorno uguale a me,o se si vuole,al mio cuore.Un cuore privonon di emozionema di voglia di cercare uno scopo.Un cuore spento, ma non freddo.
“La bellezza non ha cause: esiste” di Emily Dickinson
La bellezza non ha cause: esiste.Inseguila e sparisce.Non inseguirla e appare. Sai afferrare le crespedel prato quando il ventovi avvolge le sue dita?Iddio provvederàperché non ti riesca.
“Passeggero” di Orazio Tornabene
Sempre in viaggio tra cittàcome ombra che si distende al suolo.Distendersi senza lasciare traccia di séma solamente Presenza dell’Eterno. Passare come ospiteche non lascia nullase non un tenue odore. Questo spero:lasciare l’unico segnodurevole al di là del mio passareL’essenza di Dio.
“13 settembre 1966” di Giuseppe Ungaretti
Le mani con un tremitodel telefono stringevano il filo;mi aveva poco primarecato la tua voceche mi diceva addio. Un vagante raggio ebbe la luce,tenue filo dell’animadel mio bacio donatosolo dal desiderio. Ma dall’esilio ci libereràl’ostinato mio amore.