Categoria: Contemporanei

“L’esercito” di Vivian Lamarque

Al bisogno faccio l’appellole nomino le convoco e loro accorronoin punta di gambette, di curve,di occhielli, loro le letterea formare parole, le rifiutatesi ritirano mogie con la codatra le gambe, le prescelte si allineanolì dove le metto, anzi non lì, là, anziqua, in riga! attente! riposo! a capo!ordino al mio esercito fidato.Per ora fidato.(non lasciarmi […]

“Parola navicella” di Fabio Pusterla

Parola navicella parola libertàla velavento solca il linguamareforzando norme ordine buferesolo tragitto desiderio del verola falceluna allumina le tenebrenel viaggio arrischiato di arsuraquando nessuna rotta stella dàfiducia ai naviganti in cupocieloonda che rinvia onda dura neradavanti insulsi lidi mete incerteverità che s’accende tremalumein notti lunghe e incubi d’attesabreve chiarore in levità dell’ariaannuncia giorno sole lucepiumal’altissima […]

“La poesia ha parole pesanti” di Maurizio Cucchi

La poesia ha parole pesantiche in queste strane paginesembrano mobili e leggere.Viaggiano quasi imprendibili,cangianti, e disorientanola nostra vecchia mente di carta.Chissà se in questa luccicantecasa in affittotroveranno dimora stabile,amica, e dunque vitache si rinnova autentica.Credo di sì, perché la poesiachiede di spargersi e andarelieve e piana nel mondo,che forse non lo saperò la sta aspettando.

“Pioggia” di Raymond Carver

Mi sono svegliato stamattina conuna gran voglia di restare tutto il giorno a lettoa leggere. Ho cercato di combatterla per un minuto. Poi ho guardato fuori dalla finestra la pioggia.E mi sono arreso. Mi sono affidato totalmentealla custodia di questa mattinata piovosa. Rivivrei la mia vita un’altra volta?Rifarei gli stessi imperdonabili errori?Sì, se appena potessi, […]

“Chi ama non riconosce” di Leonardo Sinisgalli

Chi ama non riconosce, non ricorda,trova oscuro ogni pensiero,è straniero a ogni evento.Mi sono accorto più tardidi tutti gli anni che l’ariasul colle è già più leggera,l’erba è tiepida di fermenti.Dovevo arrivare così tardia non sentire più spaventi,pestare aride stoppie, rasparesecche murate, coprire la noiacome uno specchio col fiato.Sono un uccello prigionieroin una gabbia d’oro. […]