5 Gennaio 2022

Zeno, o dell’inettitudine. “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo

di Giada Di Pino

Parlare di grandi classici della nostra letteratura non è mai semplice. La coscienza di Zeno è, tra i classici del Novecento, forse uno dei più complessi. 

La storia di Zeno Cosini, o meglio, il diario di Zeno Cosini, che il suo psicanalista pubblica per vendetta perché il suo autore ha improvvisamente sospeso le sue sedute, è la narrazione del vissuto di una qualunque psiche medio borghese della prima metà del Novecento. Una psiche semplice, che tenta disperatamente di barcamenarsi in quel complesso e instabile sistema di rapporti e convenzioni che è la società. 

fonte: minima&moralia

Zeno Cosini è, come molti altri personaggi dello stesso Svevo – ma anche di autori che si sono avvicinati alla psicanalisi fondendola alla letteratura, quali Federigo Tozzi, ad esempio, e che hanno tentato con essa di esprimere i disagi di una società in trasformazioneun inetto, un uomo inabile a vivere

In realtà, guardando bene nel personaggio di Zeno, egli è un uomo certamente di discreta intelligenza, sicuramente anche di buon cuore, per certi versi, che lotta continuamente tra istinto e ragione – magistrale in tal senso l’episodio in cui desidera ardentemente buttare giù dal ponte il futuro cognato Guido, rivale in amore, o ancora, il lapsus che, anni dopo, lo porterà a sbagliare cimitero e dunque a essere assente al suo funerale –, ma Zeno è soprattutto un uomo che cerca in ogni modo di adattarsi al mondo in cui vive e di cui, costantemente, sente di non fare parte. Tuttavia, questo suo sentire non è razionale, e si esplica nei suoi comportamenti ambigui e sui generis, nei suoi lapsus e nei suoi sogni: è la nevrosi dell’uomo moderno, che sente il peso della non autenticità dei rapporti con le persone che lo circondano, basati più sulla convenzione e sull’interesse che sulla reale affezione. 

Egli impara ad amare sua moglie perché è l’unica delle sorelle Malfenti che ha accettato di sposarlo, e impara a convivere con Guido, l’uomo che ha sposato la maggiore delle Malfenti, quella che Zeno avrebbe voluto; si lascia trascinare nella relazione con Carla perché ricerca una via d’uscita dalla quotidianità in cui è ingabbiato. 

La gabbia della mediocrità dell’esistenza, questo narra la storia di Zeno Cosini, che si esplica nell’eterno loop dell’ultima sigaretta: un tentativo di cambiamento che non riesce ad attuarsi mai.

Italo Svevo

Sono passati circa un centinaio di anni dalla pubblicazione di questo terzo romanzo di Italo Svevo, nonché l’opera che lo ha annoverato tra i grandi classici della letteratura italiana. Tuttavia, il sentire dell’uomo non è cambiato. La quotidianità e le convenzioni sociali sono ancora una gabbia, l’erotismo e la sua libera espressione sono ancora, e ancora di più, un modo per esprimere una libertà fittizia, i rapporti interpersonali sono ancora più ameni e superficiali, ancora più problematici di quelli vissuti da Zeno e da Emilio, il protagonista di Senilità, secondo romanzo dell’autore: sempre più vissuti come “scontri” e sempre meno come “incontri”. La nevrosi del guadagno, della rispettabilità, della vita agiata, della realizzazione personale è oggi il fulcro della vita di ciascuno di noi. È la nevrosi dell’egoismo, che porta a vivere ciascun individuo come elemento unico dell’universo che lo circonda, portandolo a dimenticare che si vive in una società, che l’uomo è società, che l’altro è il nostro specchio e che la ricchezza non è mai solo materiale. La psicosi della modernità che Italo Svevo prospettava nella vita di Zeno Cosini, la sua inettitudine, è oggi la nostra realtà, la realtà di ciascuno di noi, concentrati solo su noi stessi, chiusi nelle nostre solitudini, inetti alla vita.

© Riproduzione riservata.

Il nostro giudizio

Giada Di Pino

Ha lavorato presso la Leonida Edizioni, ha frequentato il Master in Editoria della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e ha svolto uno stage presso Il Saggiatore. Oggi lavora come editor freelance e come insegnante. 

Leggi di più 


Potrebbe interessarti: