11 Giugno 2022

Chiamatemi Anna

di Miriam Grillo

Chiamatemi Anna è una serie Netflix che ha esordito nel 2017, tratta dal celebre romanzo di Lucy Maud Montgomery: Anna dai capelli rossi. Chi ha vissuto gli anni ’80 e ‘90  non potrà certo dimenticare la serie animata apprezzata dai bambini. Netflix ci ripropone la storia suddivisa in tre stagioni, per un totale di 27 puntate, la prima delle quali ci trasporta subito in uno scenario quasi fiabesco, un’evasione temporanea dalla nostra complessa realtà.

È il 1896 e ci troviamo in Canada, nella cittadina di Avonlea, dove Marilla (Geraldine James) e Matthew (R.H. Thomson) Cuthbert, due fratelli sulla sessantina, vivono insieme a “Green Gables”, la loro grande fattoria. L’età che avanza e la mole di lavoro sono ciò che li spingono a considerare l’idea di adottare un giovane forte e “obbediente” che possa aiutarli e che soddisfi soprattutto le aspettative di Marilla, più rigida ed esigente. Inizia così, il giorno dell’adozione, la straordinaria avventura della famiglia Cuthbert. Il fratello minore si mette in cammino per raggiungere la stazione, dove ad attenderlo, inaspettatamente, c’è una dolce ragazzina dai capelli rossi: Anna (Amybeth McNulty). Poche ore prima, durante il viaggio in treno, la giovane sognava la sua nuova vita, che sarebbe stata, lei sperava, ben diversa da quella intrisa di sofferenza che si era lasciata alle spalle. Quando l’uomo arriva in stazione comprende l’errore e rimane senza parole, anche se già di suo non parla granché! Anna, che sa perfettamente di non essere il ragazzo che lui si aspettava di trovare, cerca di salvare la situazione persuadendolo con la sua stramba parlantina e i suoi modi gentili. Cosa aveva da perdere? Un tentativo andava fatto! La sua personalità fa subito breccia nell’animo buono dell’uomo, che non può restare indifferente di fronte a quei grandi occhi azzurri che, nonostante la sua giovane età, hanno già visto tante cattiverie. Il primo dei fratelli Cuthbert è stato conquistato, a questo punto il problema rimane uno: convincere anche la padrona di casa. Sin dall’inizio della serie il rapporto tra Anna e Marilla non è semplice. Tra alti e bassi, le due imparano a conoscersi e nel corso della narrazione le vicende che le vedono protagoniste tengono lo spettatore con il fiato sospeso. La domanda che riecheggia con più forza nella mente è: riuscirà la nuova arrivata a far sciogliere il cuore di ghiaccio della donna?

Oltre le mura di Green Gables, Anna consolida subito nuove amicizie grazie alla scuola che frequenta ad Avonlea. È qui che incontra altri due protagonisti della storia: Gilbert (Lucas Jade Zumman), il suo primo amore, e Diana (Dalila Bela), una delle giovani più ricche della cittadina e che diventa la sua più cara amica. Anna si fa voler bene da tutti, il suo carattere espansivo e la sua mente da sognatrice catturano chi le sta intorno, diffondendo gioia e positività. Nel corso delle tre stagioni la serie si arricchisce di nuovi intrecci e personaggi, che donano un valore aggiunto alle vicende della famiglia Cuthbert e delle persone che ruotano attorno alla vita di Anna.

Colpisce in Chiamatemi Anna la bravura degli interpreti che hanno dato anima a questo progetto, in particolare quelli che compongono la famiglia Cuthbert. La giovane attrice irlandese Amybeth McNulty riesce con la sua espressività a far trasparire i sentimenti e le peculiarità caratteriali della protagonista e a trascinare lo spettatore all’interno della sua storia, facendogli provare empaticamente le sue emozioni. Geraldine James, con i suoi modi bruschi e la durezza del volto, rende esattamente l’idea di donna austera, che è l’elemento che maggiormente la caratterizza all’inizio della storia. Anche l’evoluzione del suo personaggio è ben interpretata dall’attrice. Infine, lo sguardo di R.H. Thomson calza a pennello con la bontà del suo personaggio: insomma, il ruolo non poteva che essere suo!

Puntata dopo puntata il variegato mondo interiore di Anna, fatto di passione per la poesia, i sogni, l’amore e l’amicizia, si svela davanti agli occhi dello spettatore. I suoi atteggiamenti stravaganti e, a volte, esasperati riescono sempre a strappare un sorriso, ricordandoci la potenza di questo semplice gesto. Insomma, la personalità espansiva della protagonista non passa di certo inosservata e cattura l’attenzione sin dall’inizio. Chiamatemi Anna, inoltre, ci porta a riflettere su tematiche importanti: adozione, parità di genere, lotta contro il razzismo, pregiudizio che sorge a causa della disparità tra le diverse classi sociali. Le scene sono girate prevalentemente in campagna, con il suo verde e i suoi paesaggi da fiaba; così la bellezza della natura fa da cornice alla storia, che scorre sullo schermo al giusto ritmo, senza annoiare. Se siete alla ricerca di una serie fresca, giovanile, che vi faccia sognare, ridere ed emozionare e che, allo stesso tempo, vi lasci il segno alla fine di ogni episodio, Chiamatemi Anna fa al caso vostro!

© Riproduzione riservata.

Il nostro giudizio

Miriam Grillo

Nasce a Catania il 20 Gennaio 1997. Si diploma in Grafica Pubblicitaria ma poi cambia percorso di studi, infatti, si laurea in Scienze dell’educazione e della formazione il 19 novembre 2020. Attualmente frequenta il secondo anno di laurea magistrale in Consulenza pedagogica e progettazione educativa presso l’università di Messina. Dal 17 ottobre 2021 è Terapista ABA.

Leggi di più


Potrebbe interessarti: