17 Gennaio 2021

La bellezza, l’amore, la ricerca. “La trilogia dei colori” di Maxence Fermine

di Dacia Di Pino

Bianco, nero, giallo. Tre colori, tre storie. Tre passioni che spingono gli uomini che le provano a superare i loro limiti, non importa a che prezzo. 

La bellezza, l’amore, la ricerca.

Yuko è un giovane giapponese che non ha occhi che per la neve, per la sua perfezione, il suo candore, e per celebrarla ricorre alla poesia, l’unica cosa che possa eguagliarla in bellezza. La sua storia si intreccerà però con quella di un altro poeta, la cui perdita dell’amore lo ha spinto a cercare di raggiungere la perfezione nella pittura. La storia di Yuko diventerà quella del suo maestro, e viceversa, come due fiocchi di neve che danzando si scambiano e si sciolgono l’uno nell’altro.

Johannes vive per suonare il violino. Nella musica esprime tutto sé stesso, le sue emozioni, le sue passioni, e lui sa di essere nato per questo. Tuttavia la leva militare gli cambierà la vita, come anche il suo incontro con un liutaio che ha trovato nell’amore l’ispirazione a compiere la sua opera più grande: costruire un particolare violino nero.

Infine, l’ultima storia è quella di Aurelien e della sua febbrile ricerca dell’oro. Non l’oro materiale, non le gemme preziose, ma l’oro della vita, quello per cui valga la pena alzarsi ogni giorno e lottare.

Tre storie, tre viaggi, fisici e metaforici, di tre uomini alla ricerca di loro stessi e del loro scopo, in un’atmosfera da sogno che l’autore, con la sua scrittura semplice ma evocativa, rende ancora più eterea ed evanescente. 

Un libro scritto appositamente per tutti coloro che vogliono immergersi in un sogno ad occhi aperti, in un clima mistico al confine fra realtà e illusione.

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