23 Maggio 2022

Un romanzo ecologista e animalista. “Contrappasso” di Andrea Delogu

di Antonio Messina

Siete seduti in un bar, state sorseggiando il vostro caffè e vi state riposando dopo una giornata di lavoro intenso. Un’ape vi disturba, non lo fa apposta, ma vi infastidisce la sua presenza o magari ne avete paura per un qualche motivo. Prendete un giornale vicino a voi e con un colpo secco la uccidete. Ma con la sua, finisce anche la vostra vita: le vostre ossa si rompono tutte e un rivolo di sangue vi esce dal naso. Come voi, nello stesso istante, centinaia di migliaia di persone stanno morendo cuocendo molluschi mezzi vivi o anche solo investendo un moscerino mentre guidano per tornare a casa.
Questo è il mondo immaginato da Andrea Delogu, conduttrice televisiva e radiofonica, che oggi compie quarant’anni tondi tondi, e che in questo 2022 imbastisce un mondo preda di un virus che nulla ha a che vedere con il Covid, ma che ci fa immaginare una realtà peggiore di quella che stiamo vivendo.

Non solo: la distopia di Andrea Delogu ci porta in un mondo che ha cambiato il proprio assetto politico e sociale. Le città, adesso, non sono più sicure come un tempo, o meglio: lo sono forse più di prima, ma in maniera peggiore. L’aria che si respira in questa società distopica creata da Ava, la nuova presidente di un mondo iper-controllato da forze di polizia e controllori di ogni genere, è pesante e ha le fattezze di una vera e propria dittatura.
Sara, la protagonista del romanzo, tenta di svelare i retroscena di questa tremenda realtà. Cerca di capire quali siano stati i retroscena di quelle morti che sembrano troppo sospette per essere il frutto di un virus che uccide gli esseri umani nello stesso modo in cui vengono uccisi gli animali, in maniera spietata e mai veramente casuale.
La storia della fantascienza e dei suoi sottogeneri, in Italia, è contorta e meriterebbe un approfondimento a sé stante. Quello che possiamo dire è che Mussolini, con una censura spietata che colpì tutti i media pensati per l’intrattenimento, fece sì che determinati generi non trovassero posto nel nostro Paese, ritardandone di almeno un trentennio l’arrivo. Tutto ciò che proveniva dal nuovo continente non aveva accesso alcuno. 

Ad oggi, per questo motivo, i libri distopici che vale la pena di leggere e che hanno in qualche modo segnato la letteratura italiana nel tempo si possono contare sulle dita di una mano. Uno di questi è quello di Gabriele Frasca, Dai Cancelli d’Acciaio (e attenzione, perché parliamo di un libro che viene già studiato nelle università), senza dimenticare La terza Moschea di Pierfrancesco Prosperi. Per quanto le tre storie non abbiano nulla in comune, il fatto di essere delle distopie in un panorama letterario che su questo genere avrebbe ancora molto da dire, ancora bistrattato e ignorato dai più, le rende tre opere che andrebbero lette almeno una volta nella vita.

Contrappasso è un libro ecologista e animalista: una storia che tenta in tutti i modi di mostrarci le conseguenze delle azioni dell’essere umano nel nostro tempo. Ma gli argomenti trattati da Andrea Delogu non vengono sminuiti da una mera operazione propagandistica, piuttosto vengono narrati con una crudezza e una semplicità tali che il lettore più volte si troverà a rileggere alcuni passaggi, perché certi momenti gli sembreranno più reali di quanto ci si aspetterebbe

Una storia, quindi, che, per quanto appartenga al genere fantascientifico, più volte lo catapulterà in un mondo anche troppo verosimile. Non bisogna farsi condizionare dalla natura del racconto: se la scrittrice parte con l’intento di sensibilizzare il lettore ai problemi che affliggono il nostro tempo – gli allevamenti intensivi, la corrida e la mattanza delle balene, l’ingrassamento dei polli e il consumo eccessivo di carne e pesce – allo stesso tempo, tenta di giustificare gli effetti benefici che il virus ha portato.
Tremendo, crudo, realistico, quello che fa realmente Contrappasso è interrogare il lettore sulla propria umanità. L’essere umano non sarà mai né totalmente buono né totalmente cattivo. Allo stesso modo in cui la Natura non agirà mai per una causa personale, ma in maniera, appunto, naturale. Quindi, quando esso cade preda dei cambiamenti spesso causati dalle sue stesse azioni, è un essere buono o cattivo? Qual è realmente il suo ruolo?
L’atipicità del libro risiede nella sua originalità all’interno del genere e, per questo, Andrea Delogu merita un posto d’onore tra gli autori moderni distopici: non è facile non scadere nei soliti cliché caratteristici. Un altro punto a favore dell’autrice va all’interattività che tenta di instaurare con il lettore, con un finale totalmente inatteso e per niente scontato.

Anche per la cura editoriale il libro si presenta piacevole: sulla copertina, completamente nera come fosse vestita per un evento importante, campeggiano in bianco una cerva e una volpe seduta sotto di essa. Tolta la sovraccoperta, i volti dei due animali sono stampati in bianco su uno sfondo completamente rosso. Un rosso che impatta violentemente contro lo sguardo del lettore e che ricorre con la stessa crudezza degli eventi che costruiscono la storia.
In definitiva, Andrea Delogu scrive un libro dalla storia importante e impegnativa per gli argomenti trattati. Contrappasso fa sì che il lettore si risvegli quanto basta dal torpore della quotidianità di gesti che, nel tempo, mutano irrimediabilmente il mondo che lo circonda. Un libro scritto con una semplicità tale che può essere letto da chiunque. Letteralmente: esiste, infatti, anche una versione ad alta leggibilità; pensato per chi è affetto da DSA.
Speriamo che Andrea Delogu scriva ancora e qualora non dovesse farlo, dopo i libri succitati, Contrappasso potrebbe resterebbe comunque un romanzo seminale al punto tale da rappresentare un punto di ripartenza per il genere distopico italiano.

© Riproduzione riservata.

Il nostro giudizio

Antonio Messina

È nato a Catania il 2 gennaio del 1993. Ha frequentato il Liceo Scientifico “Leonardo” di Giarre. Dopo il diploma segue due anni di Lingue e Culture Europee e Orientali a Catania, ma lascia per dedicarsi completamente alla stesura del suo primo romanzo, Le Ere dell’Eden – Genesi, una rilettura in chiave sci-fi delle origini di Dio, pubblicato, poi, nel 2015 per la casa editrice Carthago.

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